BRUXELLES , 10.01.2008
Dall’inizio dell’anno 2000 , la federazione delle Organizzazioni islamiche d’Europa ( FOIE ) aveva deciso di ellaborare una Carta dei Musulmani d’Europa per sottolineare i principi fondamentali alla buona comprensione dell’Islam e per esplicitare le basi e i presupposti tesi all’integrazione dei musulmani in un quadro di cittadinanza .
Da allora , la FOIE aveva incaricato una commissione per preparare la bozza di questa carta , la quale è stata successivamente discussa e approfondita dalla dirigenza dei vari organi istituzionali della federazione .
Nel 2002 a Bruxelles , il progetto è stato illustrato ai delegati di numerosissimi organizzazioni musulmane europee durante una reunione plenaria . Nel 2006 , la carta è stata presa in visione e adottata dalla Lega degli Imam d’Europa a Vienna .
Dopo fruttuose discussioni e la presa in considerazione dei suggerimenti e degli emendamenti , la versione finale è stata approvata e firmata il 10 Gennaio 2008 a Bruxelles da più di 400 istituzioni ed organizzazioni islamiche d’europa di 28 paesi europee .
Alla cerimonia ha partecipato anche il Vice presidente del Parlamento Europeo Mario Mauro il quale ha tra le sue deleghe anche i rapporti con le chiese e le comunità religiose .
Mario Mauro aveva giudicato positivamente l’iniziativa : “ questa carta costituisce un codice islamico di buona condotta , impegna la comunità musulmana europea a partecipare alla costruzione di un’Europa comune e di una società unita, a partecipare altresì allo sviluppo dell’armonia e del benessere nelle nostre società e a svolgere pienamente il ruolo di cittadini nel rispetto della giustizia, dell’uguaglianza di diritti e della differenza . Per la prima volta una Carta dà un codice di condotta ai musulmani d’Europa che non deve essere in contraddizione con le legislazioni europee». Mauro in conclusione ha sottolineato che si tratta di un ottima spinta per rafforzare il dialogo interculturale ed interreligioso anche alla luce dell’insistenza sul dovere che ha il musulmano di rispettare il non musulmano”
Nonostante tutte le loro diversità, i musulmani d’Europa condividono numerosi valori e principi comuni. È per questo loro dovere esprimere con chiarezza le loro convinzioni religiose e la natura della loro presenza nella società.
Lo scopo di questa carta è di precisare un certo numero di principi fondamentali su cui si basa la comprensione comune dell’Islam nel contesto europeo e di consolidare le basi degli scambi positivi con la società.
Tra i principali motivi che rendono necessaria la stesura di questa carta:
– Il contributo dell’Islam nell’arricchimento della civiltà europea contemporanea, la secolare presenza islamica in particolare nell’Europa orientale ed il fatto che i musulmani che vivono nell’Europa Occidentale vi si siano stabiliti in modo permanente, passando da una presenza temporanea di immigrati stranieri ad una residenza permanente rappresentata dalle nuove generazioni dei figli degli immigrati.
– La rinnovata necessità di una cittadinanza fondata sulla giustizia, l’uguaglianza dei diritti ed il riconoscimento dei musulmani come comunità religiosa.
– La diffusione dell’islam nel mondo con il suo bagaglio di spiritualità, umanità e civiltà e la necessità di migliorare la cooperazione e l’avvicinamento con l’Occidente in generale e con l’Europa in particolare al fine di assicurare la giustizia e la pace nel mondo.
– In sintonia con il processo di unificazione e allargamento dell’Europa, si è reso necessario un maggiore avvicinamento tra i musulmani d’Europa.
– La necessità di consolidare i valori del dialogo e della pace per il benessere della società, ed il rafforzamento dei valori della moderazione e degli scambi interculturali lontano da ogni forma di estremismo o di esclusione.
Tutte queste considerazioni hanno spinto le organizzazioni islamiche d’Europa a formulare questa carta per sostenere il ruolo positivo dell’Islam per la società europea, anche facilitando la costruzione di ponti con il resto del mondo islamico.
“O uomini, vi abbiamo creato da un maschio e da una femmina e abbiamo fatto di voi popoli e tribù affinché vi conosciate a vicenda” (Corano 49,13)
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