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Nel nome di Allah il Clemente, il Misericordioso
Lode ad Allah e Pace e benedizione sul Suo Profeta
Cari fratelli e sorelle,
Egr.Presidenti e referenti delle Associazioni e centri Islamici d’Italia e Comunità associate
L’UCoII al fine di rafforzare i legami di collaborazione e di concertazione con i vari responsabili delle Organizzazioni, Associazioni e Comunità islamiche è onorato di sottoporre a tutti voi questa seconda direttiva per sottolineare alcuni aspetti importanti riguardo la gestione amministrativa e finanziaria delle realtà associative e Comunità organizzate di cui avete assunto l’onere e la responsabilità.
In particolare desideriamo attirare la vostra attenzione sulla questione della trasparenza, della tracciabilitá e del controllo dei bilanci nel rispetto delle leggi vigenti e degli obblighi statutari.
A questo proposito, ricordiamo vivamente a tutti i responsabili delle Associazioni e Comunità islamiche associate la necessità di redigere e presentare regolarmente il bilancio di missione e quello economico finanziario, consuntivo e preventivo, per la convalida dell’assemblea dei soci nel rispetto delle modalità e termini legali.
Ai bilanci vanno ovviamente allegati tutti i documenti, fatture e ricevute e il tutto deve essere conservato accuratamente nell’archivio cartaceo ed elettronico assieme ai bilanci.
Consigliamo inoltre di rivolgersi ai professionisti (centri servizi volontariato, commercialisti e avvocati) per la tenuta e la stesura dei bilanci prima di presentarli in Assemblea e/o nelle commissioni di vigilanza e controllo.
Questo metodo di lavoro non può che generare frutti positivi e rafforzare la fiducia tra i responsabili delle Associazioni ed i donatori, sostenitori oltre a ridurre i conflitti interni ed offrire garanzia e tutela legale in caso di controlli da parte degli organi statali preposti.
Ricordiamo anche le crescenti preoccupazioni ed attenzione delle Istituzioni pubbliche in italia e in Europa per la questione dei finanziamenti alle associazioni e ai centri culturali islamici e gli appelli ricorrenti del mondo della
CIRCOLARE COMUNITARIA – N° 01/2019
politica e dei media per limitare o addirittura vietare i finanziamenti esteri ed esercitare maggiori controlli sulla raccolta fondi all’interno dello spazio UE.
E per la precisione, sottolineiamo ancora una volta che L’UCoII sostiene ed approva ogni sforzo e provvedimento a favore della trasparenza, della tracciabilitá e della responsabilità ma ribadisce anche che legalità, libertà religiosa e di culto devono camminare insieme nel rispetto dei principi costituzionali, della carta d’Europa e delle convenzioni internazionali.
Per questi motivi, crediamo con convinzione che le nostre organizzazioni e comunità religiose hanno il pieno diritto di raccogliere fondi per finanziare le proprie attività religiose, culturali, educative, sociali e altro nel rispetto delle leggi vigenti e in un quadro di massima trasparenza ed autonomia decisionale.
A questo proposito, crediamo che le campagne di raccolta fondi sono parte integrante dell’esercizio del diritto alla libertà religiosa e di culto.
Per questo motivo crediamo che ogni provvedimento che va nella direzione del divieto o della limitazione della raccolta fondi a favore delle Associazioni/ comunità islamiche in Italia, in Europa o altri paesi non può
incoraggiare la trasparenza e la legalità anzi rischierebbe di essere contro producendo e dannoso perché andrà a generare un clima di sfiducia e di poca collaborazione tra le istituzioni e le comunità islamiche.
In conclusione, si avvisano fratelli e sorelle responsabili delle Associazioni e Comunità islamiche associati che L’UCoII segue con la dovuta serenità ed attenzione l’iter della proposta del decreto legge ” disposizioni concernenti il finanziamento e la realizzazione di edifici destinati all’esercizio dei culti ammessi presentata il 23/03/2018 alla commissione affari costituzionali della camera dei deputati la quale propone tra l’altro il divieto dei finanziamenti esteri.
Il Consiglio direttivo UCoII in una riunione ordinaria ha preso in esame la proposta di legge e ha deciso quanto segue:
1- creare un commissione ad hoc per seguirne gli sviluppi
e aggiornare il consiglio direttivo nazionale.
2- Prendere contatto con referenti istituzionali e esponenti dei partiti politici della maggioranza parlamentare, giuristi, accademici, istituzioni religiose, mass media, esperti di diritto costituzionale, organismi diritti umani e società civile.
CIRCOLARE COMUNITARIA – N° 01/2019
3- Proporre un tavolo di dialogo e di confronto con gli esponenti delle maggiori organizzazioni islamiche nazionali.
4- Chiedere la consulenza di esperti nel diritto costituzionale e di avvocati per seguire gli sviluppi in itinere della proposta di legge.
5- Organizzare seminari di formazione e corsi di perfezionamento sulla riforma del terzo settore (D.Lgs. 117/2017) e sulle regole di trasparenza, di tracciabilitá nonché la redazione dei bilanci, leggi e nuove tecniche di fundraising e di europrogettazione.
6- Elaborare una banca dati nazionale sulle sentenze definitive in riferimento ai procedimenti presentati da o contro le Associazioni islamiche in italia.
7- Rafforzare i rapporti e le iniziative di prossimità con i responsabili delle Associazioni e centri islamici per mettersi in ascolto e seguire da vicino le maggiori aspettative e bisogni.
Allah ne Sa di Più e illumini il nostro cammino
Il Presidente, Yassine Lafram