Un orrore che causa orrori e non fa nulla per evitarne altri.
La mostruosa decapitazione del professore Samuel Paty da parte di un diciottenne, causata dall’aver mostrato in classe le famigerate vignette che ridicolizzavano oscenamente la figura del nostro Profeta Muhammad, ha scosso le coscienze di tutti e trova la nostra condanna senza se e senza ma. L’ orrore è solo condannabile.
Per questo motivo e per la forte condanna che anche la nostra comunità ha mostrato nei confronti di quell’ignobile gesto non accettiamo che seguano altri orrori che non trovano giustificazione alcuna. L’offesa alla figura del Profeta è un atto inqualificabile. Essa destabilizza l’armonia che con fatica le comunità hanno costruito e raggiunto minandone le fondamenta. Alla base di una società democratica e plurale c’è il rispetto del culto, sia che esso sia cristiano, musulmano, ebraico o di altre fedi.
Per questo riteniamo che la reazione dello Stato francese sia stata offensiva e discriminatoria.
Assumere gli alti valori della libertà di espressione per giustificare la bestemmia non va certo nella buona direzione.
Scatenare le forze di sicurezza contro le moschee e le associazioni di musulmani in Francia è una azione radicale che fomenta la cultura del sospetto e dello scontro. Un’azione che ci indica come terroristi non fedeli, come assassini e non cittadini rischiando di portare indietro gli orologi della convivenza di anni, fomentando un clima islamofobo in una situazione sociale interna già instabile, ora aggravata dalla pandemia in atto.
Infine ribadiamo la necessità che la nostra comunità in Francia, e ovunque, mantenga una corretta visione e pratica della sua essenza pacificatrice e misericordiosa, facciamo un appello alle autorità di governo d’oltralpe affinché ad un orrore ingiustamente perpetrato non si aggiungano errori che puniscano in maniera indiscriminata una comunità che non ha alcun nesso con quel folle gesto.