UCOII, l’odio contro l’altro è un veleno che sminuisce individui e società

UCOII: “L’ODIO CONTRO L’ALTRO È UN VELENO CHE SMINUISCE INDIVIDUI E SOCIETÀ, ALIMENTA INEGUAGLIANZE E VIOLENZE. UN FENOMENO CRESCIUTO A DISMISURA ATTRAVERSO L’HATE SPEECH CONTRO MINORANZE ETNICHE E RELIGIOSE. COMBATTIAMO INSIEME CONTRO LE DISCRIMINAZIONI”

 

Razzismo, xenofobia e intolleranza sono stati alla base degli episodi più tragici nella storia dell’umanità e ancora oggi sono la scintilla e il pretesto delle più gravi violazioni dei diritti umani. L’Unione delle Comunità islamiche d’Italia grida con forza il suo “NO” a tutto questo schierandosi contro ogni forma di discriminazione. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, istituita ormai il lontano 21 marzo 1966, il grido di UCOII si staglia ancora di più, unendoci così al messaggio della Presidente della Commissione Europea che ha .parlato di “occasione per pensare criticamente alle nostre carenze, ma anche per concentrarsi sul modo in cui riconosciamo la diversità e su come le persone provenienti da contesti diversi apportano un contributo alla nostra vita quotidiana” (Ursula Von Der Leyen).

Nonostante l’impegno internazionale tuttavia, negli ultimi anni islamofobia e antisemitismo hanno visto un aumento vertiginoso, con picchi  – per la prima – emersi nel 2019, dovuti per la maggior parte al proliferare di profili social trascinati a volte da sconsiderate dichiarazioni politiche. Ogni qualvolta si colpisce qualcuno per il colore della pelle, il genere  – soprattutto se donna – l’appartenenza politica, o il culto, associandolo come accade spesso con l’Islam, al terrorismo tout court, si compie un atto contro la pace e il sostegno tra individui che formano la grande umanità di cui siamo parte. Triste è a proposito la recente notizia del ritiro, da parte della Turchia, dalla convenzione di Instanbul istituita nel 2011 e che vedeva al centro la lotta contro la violenza sulle donne. Un pensiero particolare va all’etnia uigura, e particolarmente i musulmani uiguri che stanno subendo da anni in Cina continui atti di discriminazione, isolamento e violenza: solo di recente la comunità internazionale ha preso una dura posizione al riguardo. Dopo la sconfitta dell’apartheid l’essere umano torna dunque a compiere crimini contro altri esseri umani: è inconcepibile oggi e sempre. Ricordiamo con dolore inoltre le 50 vittime di Christchurch, in Nuova Zelanda, uccise in seguito a due attacchi terroristici avvenuti il 15 marzo del 2019 in una moschea e presso un centro islamico.

La più stringente attualità, infine, ha visto come ultimi protagonisti di razzismo anche gli asiatici: negli Stati Uniti dove le violenze nei loro confronti nel 2020 sono aumentate del 150% (3.800 gli episodi verificatisi in America dall’inizio della pandemia) ma anche in Europa dove le campagne di odio on line che indicavano questa comunità come ‘portatrice di virus’ non ha dato loro tregua per mesi. La nostra vicinanza va anche a loro e a tutte le vittime di discriminazione, ogni giorno. 

 

Roma, 21 marzo 2021

Ufficio Stampa Ucoii – Unione delle Comunità islamiche d’Italia
[Foto Dr. Martin Luther King Alabama march –  21 March 1965    (Associated Press 2015) ]