Lettera all’ambasciatore austriaco, Mappa dell’Islam rischia essere una lista di proscrizione

 

(foto dei cartelli affissi nelle vicinanze dei luoghi di culto e delle associazioni delle comunità islamiche con la scritta:  “Attenzione! Islam politico nelle vicinanze”)

L’Unione delle Comunità Islamiche in Italia (U.CO.I.I.) ha inviato all’ambasciatore della Repubblica d’Austria Jan Kickert, una lettera nella quale esprime l’inquietudine dei musulmani in Italia per la pubblicazione della “Mappa nazionale dell’Islam” (https://www.islam-landkarte.at/) che comprende i dati di 620 associazioni di culto e della società civile musulmana, ubicazioni e nomi dei suoi dirigenti.

Nel testo, la principale organizzazione dei musulmani nel nostro Paese esprime la sua viva preoccupazione che quel documento possa “esporre quelle attività e quelle persone ad un sensibile rischio per la loro sicurezza, creare problemi di ordine pubblico ed essere percepita da estremisti islamofobi come una vera e propria lista di proscrizione a cui far seguire azioni di disturbo, o peggio ancora, attentati terroristici.” a questa si aggiunge, continua il testo, “l’installazione di cartelli segnaletici che indicano la presenza di siti islamici sui quali “Fare Attenzione!””.

La missiva U.CO.I.I. Ricorda in un altro passaggio che “libertà di culto che è patrimonio della vostra storia gloriosa, rischia di essere messa a repentaglio da provvedimenti che sembrano motivati da preoccupazioni politiche di bassa lega e contraddicono lo spirito stesso della vostra Costituzione del 1948 che recita: “Tutti i cittadini sono uguali dinanzi alla legge. Sono esclusi privilegi derivanti dalla nascita, dal sesso, dallo stato sociale o dal credo religioso” e ci sembra di poter arguire che se sono “esclusi privilegi” debbano parimenti essere esclusi i pregiudizi e le colpevolizzazioni immotivate”.

Conclude esortando il rappresentante austriaco in Italia a trasmettere al suo Governo la raccomandazione, “nonostante il passo indietro del Governo su queste ultime azioni, continuiamo a nutrire profonda preoccupazione sulla politica adottata nei confronti delle comunità islamiche”, chiede quindi  “di vigilare sulla sicurezza dei suoi cittadini e residenti musulmani”.

L’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia invita anche le comunità islamiche nazionali europee di tramettere le proprie preoccupazioni alle sedi diplomatiche del proprio paese.