Statuto delle comunità islamiche locali che aderiscono all’U.CO.I.I.

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ECCO IL TESTO:

STATUTO DELLA COMUNITA’ ISLAMICA DI ________ MEMBRO ADERENTE DELL’UNIONE DELLE  COMUNITA’ ISLAMICHE D’ITALIA U.CO.I.I. 

Art.1 Costituzione

E’ costituita la Comunità Islamica di _____________ denominato “____________”, con sede legale in  _________________________

Art.2 Definizione

La Comunità Islamica di _________________ fa parte dell’U.CO.I.I. ente di religione e di culto, in  qualità di membro ordinario. La Comunità Islamica ________________ aderente all’U.CO.I.I. è una  formazione sociale con prevalente finalità di religione e di culto che opera sul territorio, organizzata secondo la tradizione religiosa musulmana, nell’ambito della propria circoscrizione nel rispetto delle forme giuridiche dell’ordinamento italiano. Provvede in primo luogo e prevalentemente al soddisfacimento delle esigenze religiose e delle istanze identitarie, associative, sociali e culturali dei musulmani escluso ogni fine di lucro. La Comunità Islamica di _____________ fa parte dell’Unione  delle Comunità Islamiche d’Italia. La Comunità conserva la propria autonomia patrimoniale, nei confronti dell’Unione, assumendosi la piena responsabilità nella propria gestione. 

Art.3 Durata – Decadenza

La durata della Comunità Islamica di ________________ è a tempo indeterminato, salvo scioglimento con deliberazione adottata da almeno 2/3 dei propri associati ovvero per decadenza deliberata dal  Consiglio direttivo dell’U.CO.I.I per: 

  mancata osservanza delle disposizioni contenute nello Statuto dell’U.CO.I.I. e nel  Regolamento interno o delle deliberazioni legalmente adottate dagli Organi competenti; 

  non adempimento puntuale degli impegni assunti nei confronti dell’U.CO.I.I.; 

  dimissioni spontanee. 

Spetta al Consiglio direttivo dell’U.CO.I.I. presentare la richiesta di esclusione della Comunità.

 

Art.4 Finalità

La Comunità Islamica di ____________ membro ordinario dell’U.CO.I.I. ha le seguenti finalità: 

– curare l’esercizio del culto, assicurare i servizi e le pratiche rituali in ogni ambito tramite i ministri  di culto “Imam” nominati dal Consiglio Direttivo dell’U.CO.I.I.; 

– promuovere e divulgare la religione islamica, il pensiero, le forme linguistiche dei fedeli e la loro  cultura; 

– tutelare ed amministrare il patrimonio mobiliare ed immobiliare nell’interesse esclusivo della  comunità dei fedeli;

– istituire, gestire, organizzare associazioni ed enti necessari al soddisfacimento delle esigenze  sociali della collettività islamica ovvero collaborare con le realtà associative a prevalente scopo religioso già presenti sul territorio quali :____________________ ; 

– provvedere all’assistenza ed alla beneficenza;

– curare la pubblicazione e la diffusione di libri e periodici di interesse religioso islamico; garantire  e favorire l’associazionismo religioso islamico in ambito giovanile, 

– tutelare le comunità locali contro ogni forma di xenofobia, islamofobia, intolleranza e pregiudizio in qualsiasi  forma venga manifestata; 

– provvedere alla tutela e alla rappresentanza degli interessi religiosi dei musulmani nei rapporti con Enti ed Istituzioni pubbliche in ambito locale.

Art.5 Membri

a) membri fondatori: sono i membri che parteciparono alla costituzione della Comunità Islamica di; b)  membri ordinari: sono i fedeli musulmani che partecipano alle attività della comunità e facciano  richiesta di ammissione al Consiglio direttivo, e la ottengano entro 30 (trenta) giorni dall’iscrizione  nel Libro della Comunità Islamica di _________. Essi sono rappresentati in seno all’Unione U.CO.I.I. dal loro Presidente ovvero da un Suo delegato. In caso di rigetto della domanda, è ammissibile il  ricorso all’Assemblea Generale Ordinaria che delibera in merito nella prima riunione; c) membri onorari: sono persone fisiche o giuridiche che hanno dato significativi contributi morali e materiali alle attività della Comunità e si siano distinte per le attività religiose svolte. La loro nomina  verrà decretata, previo parere del Consiglio direttivo dell’Assemblea Generale Ordinaria, nella  prima riunione utile.

Il numero dei membri aderenti è illimitato. 

Art. 6) Mezzi finanziari – Patrimonio

I mezzi finanziari occorrenti alla realizzazione degli scopi statuari sono costituiti da liberalità,  offerte, donazioni, eredità e legati, finanziamenti privati e pubblici, contributi dell’U.CO.I.I., e da  qualsiasi altro provento realizzato mediante iniziative religiose e culturali, nonché da qualsiasi  sovvenzione da parte di organizzazioni filantropiche o religiose apolitiche nazionali ed  internazionali. La Comunità potrà, inoltre, compiere tutte le operazioni mobiliari, immobiliari e  finanziarie utili e necessarie al conseguimento degli scopi statuari.

Il patrimonio della Comunità è costituito da:

________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________

Art. 7) Cariche comunitarie

Le prestazioni fornite dagli aderenti sono personali. In ogni caso il membro fondatore, ordinario e  onorario non potrà vantare diritto alcuno, di qualsivoglia natura, sul proprio contributo volontario di partecipazione. 

Art. 8) Organi della Comunità Islamica di ________

Sono organi della Comunità Islamica di ___________: l’Assemblea Generale, il Consiglio direttivo, il  Presidente. 

ART. 9) L’Assemblea

L’Assemblea Generale: 

  è costituita dai membri fondatori, dai membri ordinari 

  è presieduta dal Presidente del Consiglio direttivo o, in caso di suo impedimento, dal Vice Presidente più anziano; 

  deve essere convocata dal suddetto Presidente almeno una volta l’anno, mediante  comunicazione scritta, ovvero con altri mezzi ammessi e consentiti dalla legge, da inviarsi  con un preavviso di almeno 30 (trenta) giorni, entro 4 (quattro) mesi dalla chiusura dell’anno sociale per l’approvazione del bilancio e potrà essere convocata quando il Presidente ne  ravvisi la necessità e quando ne sia fatta richiesta scritta motivata da almeno il 25%  (venticinque per cento) dei membri aderenti; 

  è convocata, in prima e seconda convocazione, mediante avviso affisso nella sede della Comunità nei trenta giorni precedenti e con l’invio della comunicazione per posta ordinaria che  dovrà indicare il luogo, giorno e ora della riunione e gli argomenti da trattare; 

In sede ordinaria: 

  propone la nomina dell’Imam e il Presidente che resta in carica per 4 (quattro) anni e  delibera, in prima convocazione a maggioranza ed alla presenza dei 2/3 dei membri aderenti, ed in  seconda convocazione a maggioranza dei presenti ed alla presenza di almeno la metà più  uno del numero complessivo dei membri; 

  elegge il Consiglio direttivo fissa le linee programmatiche dell’attività della Comunità,  esamina ed approva il bilancio predisposto dal Consiglio direttivo; 

  approva il Regolamento attuativo interno predisposto dal Consiglio direttivo;  In sede straordinaria: 

  è convocata quando il Presidente ne ravvisi la necessità e quando ne sia fatta richiesta  scritta motivata da almeno i 2/3 (due terzi) dei membri aderenti; 

  delibera eventuali modifiche dello Statuto – che non potranno essere comunque in  contrasto con le finalità statutarie dell’U.CO.I.I., con la cultura, la religione e la tradizione  religiosa islamica, con la legislazione Italiana, comunitaria e internazionale, su proposta del  Consiglio Direttivo, con il voto favorevole di almeno i 2/3 (due terzi) dei membri aderenti in prima convocazione, e con il voto favorevole dei 2/3 (due terzi) degli stessi in seconda  convocazione; 

  delibera sullo scioglimento della Comunità. con il voto favorevole di almeno i 2/3 (due terzi)  dei membri aderenti, previo parere del Consiglio Direttivo. Propone l’esclusione e  l’espulsione dei componenti del Consiglio direttivo, in presenza di gravi motivi, con delibera approvata dai 2/3 (due terzi) dei membri aderenti sia in sede di assemblea ordinaria sia in  sede di assemblea straordinaria.

Ogni membro può farsi rappresentare in Assemblea da altro membro tramite specifica delega scritta.

 

Le deliberazioni risulteranno su appositi verbali sottoscritti dal Presidente dell’Assemblea e  dal Segretario; qualora il Segretario dovesse essere assente, da un segretario eletto per la  circostanza tra i presenti. Tali verbali devono essere conservati e inviati in copia alla sede  nazionale dell’U.CO.I.I. 

 

ART. 10) Consiglio Direttivo 

Il Consiglio direttivo è composto da ____ componenti tra membri eletti dall’Assemblea Generale  Ordinaria su indicazione del Presidente, i quali rimarranno in carica per anni 4 (quattro). Il  Consiglio direttivo svolge funzioni di indirizzo e controllo.

In occasione di ogni elezione, con la quale verranno contestualmente designati, nel suo seno, due  Vice-Presidenti, il Segretario e il Tesoriere. 

Il Tesoriere cura la gestione della cassa della Comunità, ne tiene la contabilità, effettua le relative  verifiche, controlla la tenuta dei libri contabili, predispone il bilancio consuntivo e quello  preventivo per la presentazione alla Assemblea, accompagnandoli da idonea relazione contabile. Ha potere di firma, congiuntamente al Presidente, per le operazioni economiche e commerciali che  superino il valore di €. 1.000,00 cadauna. 

Il Segretario svolge la funzione di verbalizzazione delle adunanze della Assemblea e del Consiglio  direttivo; coadiuva il Presidente nell’esplicazione delle attività che si rendono necessarie ed  opportune per il funzionamento della Amministrazione della Comunità.

Il Segretario cura la tenuta del libro verbali delle Assemblee del Consiglio direttivo, nonché del  libro dei membri aderenti alla Comunità. 

Il Consiglio direttivo si riunisce almeno una volta ogni tre mesi, su richiesta del Presidente o di un  terzo dei componenti del Consiglio medesimo.

E’ convocato dal Presidente con preavviso di almeno dieci giorni. 

ART. 11) Consiglio Direttivo: attribuzioni

Il Consiglio direttivo è l’organo direttivo della Comunità Islamica di ______________ ed è responsabile  di fronte all’Assemblea della programmazione, del coordinamento e della realizzazione delle  attività inerenti gli scopi statutari. E’ investito di ogni potere decisionale sulle iniziative da assumere e sui criteri da seguire per il conseguimento e l’attuazione degli scopi medesimi, per la sua  direzione ed amministrazione ordinaria e straordinaria.

In particolare spetta al Consiglio direttivo: 

  delineare e divulgare il messaggio religioso islamico dell’U.CO.I.I. in ambito locale;

  predisporre il Regolamento interno, giusta approvazione dell’Assemblea Generale  Ordinaria; 

  fissare le direttive per l’attuazione dei compiti statutari, stabilirne le modalità e le  responsabilità in ordine all’esecuzione ed al controllo dell’esecuzione stessa;

  trasmettere unitamente ad un documento di sintesi sul corretto svolgimento delle  modalità elettorali il verbale di votazione di proposta di nomina dell’ Imam all’U.CO.I.I.;

  predisporre il bilancio, eventualmente avvalendosi di consulenti esterni; 

  designare e nominare i Vice Presidenti; 

  designare e nominare il Segretario dell’Unione; 

  proporre, con provvedimento motivato, l’ammissione, l’espulsione e la decadenza dei  membri; 

  proporre l’esclusione dei membri del Consiglio direttivo della Comunità in presenza di gravi  motivi, esclusione che sarà poi deliberata dal Consiglio dei Saggi; 

  attuare le delibere dell’Assemblea; 

Tutti i componenti del Consiglio direttivo hanno pari dignità e deliberano collegialmente. Delibera a maggioranza in base al numero dei presenti e in caso di parità di voti prevale il voto del Presidente.  Quanto deliberato dal Consiglio direttivo sarà riportato in apposito verbale sottoscritto dal  Presidente e dal Segretario. 

In presenza di gravi motivi, ciascun componente del Consiglio direttivo può essere escluso su  richiesta presentata dal Consiglio direttivo stesso con delibera adottata da quest’ultimo a  maggioranza assoluta dei componenti. L’esclusione è deliberata con provvedimento che, entro 30  (trenta) giorni dalla sua comunicazione all’interessato, potrà essere da quest’ultimo impugnato  avanti al Collegio Arbitrale, secondo termini e modalità di cui alla successiva specifica clausola  statutaria. 

ART. 12) Presidente

Il Presidente, eletto dall’Assemblea Generale a maggioranza dei voti, resta in carica per quattro  anni, ha la rappresentanza legale e processuale della Comunità, ne è il portavoce, è autorizzato a parlare  in nome e per conto della Comunità, e dirige le attività della stessa; convoca e presiede il Consiglio  direttivo e sovrintende all’attuazione delle delibere assunte; si occupa altresì delle pubbliche  relazioni con Istituzioni Locali e con il mondo professionale; in caso di temporaneo impedimento  del Presidente, ne assume le funzioni il Vice Presidente più anziano, salvo delega speciale espressa  dal Presidente.

Il Presidente, inoltre: 

 

  è autorizzato, congiuntamente e/o disgiuntamente con il Tesoriere, a stipulare con  qualunque Istituto di credito, postale o bancario, contratti di apertura di credito,  anticipazione e sconto, stipulare contratti di conto corrente, aprire conti bancari e compiere  ogni altra operazione finanziaria e bancaria utile alla Comunità, nonché a stipulare convenzioni e  conferire incarichi; 

Il Presidente non può restare in carica per più di due mandati consecutivi. 

Art. 13) Bilancio

L’esercizio ha durata annuale e si chiuderà il 31 dicembre di ogni anno.

Il Consiglio direttivo deve predisporre il bilancio annuale di esercizio, da sottoporre all’approvazione dell’assemblea entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio stesso. Ogni anno devono essere redatti, a cura del Presidente e del Tesoriere, i bilanci preventivo e consuntivo (rendiconti).

Il Bilancio Preventivo dovrà essere sottoposto all’approvazione dell’Assemblea Generale  Ordinaria entro il 28 febbraio di ogni anno.

Il Bilancio Consuntivo, accompagnato da una relazione di cassa, reso pubblico mediante  affissione nei locali della sede, dovrà essere sottoposto entro quattro mesi , all’approvazione  dell’Assemblea.

Dal bilancio (rendiconto) consuntivo devono risultare i beni, i contributi e i lasciti ricevuti. 

Art. 14) Avanzi di gestione

La Comunità Islamica di _____________ impegna gli utili o gli avanzi di gestione unicamente per la realizzazione  delle attività religiose, istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse: è vietata la  distribuzione di utili o avanzi di gestione nonché di fondi, riserve o capitale durante la vita della Comunità Islamica di _____________.

Art. 15) Modifiche statutarie

Le modifiche allo statuto, purché coerenti con le finalità statuarie, su proposta del Consiglio  Direttivo, debbono essere approvate, sia in prima sia in seconda convocazione, con voto favorevole  dei due terzi dei membri della Comunità espresso nel corso di un’ assemblea generale ordinaria o  straordinaria. Ogni modifica o aggiunta non potrà essere in contrasto con gli scopi statutari della Comunità, nè con quelli dell’U.CO.I.I con la dottrina religiosa islamica e con la legge italiana,  comunitaria ed internazionale e dovrà essere trasmessa all’U.CO.I.I. per la sua approvazione. 

ART. 16) Clausola arbitrale

Tutte le impugnazioni la cui decisione è espressamente demandata al Collegio dal presente Statuto,  e comunque tutte le controversie interne tra i fedeli persone fisiche aderenti alla Comunità. relative al  presente Statuto, comprese quelle inerenti la sua interpretazione, esecuzione e validità saranno  deferite ad un Collegio arbitrale di tre arbitri, scelti tra coloro che abbiano conoscenza della dottrina teologica e giuridica islamica e dell’ordinamento giuridico italiano, due dei quali nominati da  ciascuna parte ed il terzo, con funzione di Presidente, scelto congiuntamente dai due arbitri così  designati o, in caso di disaccordo, dal Presidente della Comunità, al quale spetterà altresì la nomina  dell’eventuale arbitro non designato da una delle parti.

Gli arbitri procederanno in via irrituale e secondo equità.

La sede dell’arbitrato sarà a __________. 

Art. 17) Nomina e decadenza del ministro di culto”Imam

La nomina del ministro di culto”Imam” è stabilita attraverso un provvedimento motivato da parte  del Consiglio direttivo dell’U.CO.I.I. La proposta per la nomina del ministro di culto”Imam  avanzata previa votazione da parte dei componenti del centro a maggioranza di almeno 2/3 dei  partecipanti. All’esito della votazione è redatto un verbale firmato dal Presidente della Comunità  locale e da un Segretario in cui viene formalizzata la proposta per la nomina dell’Imam. Il verbale  della votazione viene inviato all’Unione per la decisione sulla nomina attraverso il provvedimento  motivato del Consiglio direttivo. In caso di diniego il centro o l’Imam proposto per la nomina nel  verbale della votazione entro 30 (trenta) giorni dalla sua comunicazione potranno impugnare il  provvedimento motivato avanti al Collegio Arbitrale, secondo termini e modalità di cui alla  precedente clausola statutaria. La decisione del Collegio Arbitrale di accoglimento o di rigetto  dell’impugnazione autorizza o respinge, in via definitiva, l’approvazione della nomina dell’Imam. La decadenza del ministro di culto “Imam” deliberata dal Consiglio Direttivo dell’U.CO.I.I. in presenza di gravi motivi, fermo quanto stabilito all’art. 7 dello statuto dell’U.CO.I.I. 

 

Art. 18) Regolamento interno

La Comunità Islamica di _____________ può adottare un regolamento interno per il proprio funzionamento, nel rispetto  delle previsioni statutarie. Il regolamento e le eventuali modifiche devono essere depositati presso  l’U.CO.I.I., che ne verifica la conformità con lo statuto. Essi diventano efficaci decorsi sessanta  giorni dal deposito in mancanza di rilievi da parte dell’U.CO.I.I.

 

Art. 19) Adesione alle circoscrizioni territoriali

La Comunità Islamica di _____________________in qualità di membro aderente ordinario  dell’U.CO.I.I. aderisce alle circoscrizioni territoriali.

ART. 20 ) Scioglimento

L’Assemblea generale o straordinaria che, previo parere del Consiglio direttivo delibera lo  scioglimento della Comunità con il voto favorevole di almeno i 2/3 (due terzi) dei membri provvede  anche alla nomina di un liquidatore e delibera in ordine alla devoluzione del patrimonio che dovrà  avvenire a favore di U.CO.I.I. Tale provvedimento dovrà essere notificato all’U.CO.I.I. e al  Ministero dell’Interno.