A Bruxelles l’unità delle comunità islamiche: condanna del genocidio e delle visite di pseudo-imam in Israele

Questa mattina, il Segretario Generale dell’UCOII, Yassine Baradai, ha partecipato a Bruxelles in rappresentanza dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia alla conferenza stampa per la presentazione della dichiarazione congiunta delle maggiori comunità islamiche europee, unite nel denunciare con forza l’inaccettabile situazione umanitaria e politica in corso nella Striscia di Gaza.

La dichiarazione è il frutto di un percorso condiviso tra le principali rappresentanze islamiche di diversi Paesi europei — Italia, Belgio, Paesi Bassi, Francia, Germania, Austria, Norvegia, Regno Unito e Danimarca — e rappresenta un momento di grande rilievo nella cooperazione islamica su scala continentale.

Nel documento, le comunità firmatarie denunciano ancora una volta il genocidio in atto e chiedono con urgenza un immediato cessate il fuoco, il riconoscimento dello Stato di Palestina e l’accesso senza ostacoli agli aiuti umanitari destinati alla popolazione civile di Gaza.

Le organizzazioni riaffermano con forza il loro impegno per un dialogo costante e rispettoso con le comunità ebraiche locali, fondato sui principi della convivenza e del mutuo rispetto, e ribadiscono la loro opposizione ferma e inequivocabile a ogni forma di estremismo, islamofobia e antisemitismo.

La dichiarazione si conclude con un messaggio di vicinanza e solidarietà rivolto alle sorelle e ai fratelli di Gaza, a cui le comunità esprimono il loro sostegno pieno e la determinazione a continuare a portare avanti la causa della Palestina, facendo sentire la loro voce con fermezza e dignità nei contesti istituzionali e nell’opinione pubblica europea.

Questo documento rappresenta un passo significativo nella storia delle comunità islamiche europee: per la prima volta dopo decenni, la causa palestinese torna ad essere un elemento di unità e azione comune tra le principali realtà islamiche del continente. Tale convergenza rafforza le iniziative già in atto a livello nazionale e apre una nuova prospettiva per un lavoro sovranazionale strutturato, coeso ed efficace.

L’incontro si è tenuto mentre alcuni pseudo-imam si sono recati in Israele stringendo la mano ai mandanti del massacro in corso. L’UCOII condanna con fermezza tali azioni, che rappresentano un tradimento dei valori della giustizia e della solidarietà, e sottolinea che queste persone parlano in nome di cariche rappresentative fittizie, dalle quali erano già stati esclusi dalle comunità islamiche italiane.

L’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia, insieme alle altre comunità storiche europee con un lungo percorso di impegno e credibilità, ha oggi espresso una posizione chiara, univoca e determinata: stop immediato al genocidio.