L’UCOII, rappresentato dal vice presidente e imam di Catania Kheit Abdelhafid, ha reso omaggio ieri sera, a Porto Empedocle, alle sette donne morte annegate nel naufragio di mercoledì 30 giugno durante la cerimonia che si è tenuta al molo.
Con l’Imam hanno partecipato anche il vescovo di Agrigento, Alessandro Damiano, il Prefetto Maria Rita Cocciufa e i sindaci di Agrigento, di Porto Empedocle e di Palma di Montechiaro (paese che darà loro una degna sepoltura) insieme all’autorità militare.
Attendiamo gli esiti dell’inchiesta della magistratura che ci dirà cosa è accaduto a quei corpi e manteniamo un lume di speranza ancora per coloro che sono tuttora dispersi.
Ci uniamo così alle parole pronunciate dal nostro imam Abdelhafid che condividiamo con forza: “Una tragedia che mette sulle spalle di ognuno di noi una grande responsabilità affinché non accada mai più”.
Parole che viaggiano all’unisono di quelle pronunciate dal vescovo Damiano: “Dobbiamo cambiare lo sguardo sul Mediterraneo. Queste donne, non conosciamo i nomi, sono entrate nella beatitudine. Beati coloro che sono in cammino verso la giustizia, un cammino che non ha etichetta se non il fatto che siamo tutti fratelli e sorelle“
Preghiamo per queste vite andate perdute.
Roma 02/07/2021
Unione delle Comunità Islamiche d’Italia
(in copertina foto Don Carmelo Petrone/Agensir)