“Chiediamo – dichiara il presidente dell’Ucoii Yassine Lafram – a tutti i governatori di Regione e ai sindaci italiani di esporre la bandiera palestinese in segno di solidarietà con la popolazione palestinese vittima dell’ennesimo massacro”.
Ora basta! Cessate il fuoco! Il mondo, gli Stati Uniti d’America, l’Europa, l’Italia fermino la furia cieca e assassina di Israele. Non sono bastati oltre 36 mila morti, di cui oltre 15 mila bambini, palestinesi per una condanna unanime di un genocidio che si sta perpetrando da oltre 7 mesi. É il momento dei fatti, delle azioni concrete e non dello sterile disappunto espresso con timide frasi di circostanza da parte di tanti governi della nostra Europa.
Sanzioni, stop alla vendita di armi, l’invio di una forza internazionale di interposizione a salvaguardia della popolazione civile di Gaza ormai assediata, stremata, mutilata e affamata. L’ultimo atto del disegno criminale di Israele e del suo Governo è quello di entrare a Rafah, città dove le forze sioniste hanno ammassato quasi due milioni di persone, e fare una vera e propria carneficina.
I bombardamenti sulle tendopoli e le zone definite “sicure” dallo stesso Israele sono in corso da giorni e hanno già mietuto oltre 80 civili morti e centinaia di feriti nelle ultime ore. I tank dell’esercito sono entrati a Rafah ed è solo una questione di tempo prima che la conta dei morti salga ancora in modo esponenziale. Non possiamo chiudere gli occhi davanti alle immagini dei corpi straziati di bambini, al dolore delle madri e alla distruzione.
L’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia è inorridita dalle immagini che provengono da Rafah e chiede con forza che il Governo italiano condanni questa mattanza e metta in campo tutte le azioni diplomatiche, in primis riconoscendo lo Stato di Palestina così come hanno fatto la Spagna, l’Irlanda e la Norvegia, facendo pressioni su Israele affinché cessi il fuoco contro la popolazione di Gaza.
La storia ci chiederà conto delle nostre azioni e dell’inerzia nei confronti di un’aggressione che dura da oltre 75 anni e che sta avendo il suo epilogo con il tentativo di eliminare un intero popolo. Roma, 29 maggio 2024 Ufficio stampa UCOII Unione delle Comunità Islamiche d’Italia